Ti scava,
il buio della
notte,
soppesa le tue azioni
sulla bilancia dei ciechi
- la più precisa,
quella che avverte i respiri,
i movimenti degli occhi -
Notte,
che può farti conoscere ricchezze
nel secondo,
labbra che baciano
nell’ora nuova
Notte, oh!, che scende dalla cima dei monti,
dagli alberi -
spegnendo tutto, dà fuoco all'uomo
- che all'alba dalle ciglia
sparge latte nel cielo
- che agita, rimescola la terra
sino a cavarne acqua
Notte
infinita nel buio
trova la strada a te
dice
«Io metto piede
dentro tutte le tue orme»
Più non si va, se pria non morde,
anime sante, il foco: intrate in esso,
ed al cantar di là non siate sorde.
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