lunedì 9 febbraio 2015

I lunedì della poesia - La mano




Mentre tu parli e io ascolto,
sopra il tavolo nasce la mia mano.
Apparendo, rende tutto più reale: 
la rosa in vaso, l'acqua che bolle e anche
l'ascolto, secondo dopo secondo.

Sì, qualcosa sta avvenendo alle ore
diciannove e trentaquattro del cinque
di febbraio duemila e quindici:
la mia mano, rosa e salmodiante
sopra il tavolo della nostra cena.

Ecco tutto ciò che è da sapere:
tra un boccone e l'altro posa il cucchiaio,
tieni le mani libere: così
avvertirai meglio il sapore 
come una danza dentro al tuo corpo

- che lascerai dritto, franco e aperto
sull'orlo della sedia. 
                                        

Più non si va, se pria non morde,
anime sante, il foco: intrate in esso,
ed al cantar di là non siate sorde.

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