A George M. Adie e Paul Beekman Taylor, Gurdjieff disse chiaramente che il ricordo di sé non era definibile. Ouspensky sarebbe stato d'accordo: il capitolo V del suo libro La Quarta Via parla della "impossibilità di definire cosa sia ricordare se stessi". Inoltre, vi si legge: "Non è utile cercare definizioni: queste renderebbero soltanto la comprensione più difficile". Ciononostante, in molti hanno provato, almeno una volta, a dire "Il ricordo di sé è...". Ecco una breve antologia (suscettibile di miglioramenti) di frasi che cominciano in questo modo.
Maurice Nicoll
"Il ricordo di sé è la consapevolezza del vero io che sta sopra tutti gli io artificialmente creati dalla vita."
"Il ricordo di sé è raggiungere quel luogo che non è né l'uno né l'altro degli opposti, ma è una nuova esperienza. Tutte le identificazioni appartengono agli opposti."
"Il ricordo di sé è una non-identificazione con se stessi, come se si stesse semplicemente recitando e lo si fosse dimenticato."
"Il ricordo di sé è innalzare se stessi a un altro genere di influenze."
"Il ricordo di sé è uno stato di consapevolezza in cui la personalità e tutte le sue funzioni cessano di esistere e tu sei, per così dire, un nessuno."
"Il ricordo di sé è l'inizio del tentativo di riportarci a noi stessi, e quindi al nostro vero centro di gravità."
"Il ricordo di sé è un movimento verso l'interno e l'esterno, non verso l'interno o l'esterno. Il ricordo di sé è un movimento duplice."
"Il ricordo di sé è alzare gli occhi."
"Il ricordo di sé è un'azione che può essere diretta verso tutto ciò che vuoi."
"Il ricordo di sé è fuori dal tempo e dalla personalità."
"Il ricordo di sé è cercare di ricordare qualcosa che non sei, se mi si consente il paradosso."
"Poiché siamo diversi a ogni momento, il ricordo di sé è diverso a ogni momento."
"Poiché siamo diversi a ogni momento, il ricordo di sé è diverso a ogni momento."
"Il ricordo di sé è portare il Lavoro e ciò che insegna tra la vita e le tue reazioni meccaniche a essa. Metti il Lavoro tra te e la vita."
"Ricordare se stessi è lasciare andare se stessi" (tutte le citazioni da M. Nicoll, Commentari voll. 1-5).
"Ricordare se stessi è lasciare andare se stessi" (tutte le citazioni da M. Nicoll, Commentari voll. 1-5).
Peter Ouspensky
"Il ricordo di sé è azione, perché non è solo consapevolezza di sé, ma la capacità di fare ciò che vuoi fare" (da M. Nicoll, Commentari vol. 3)
"Il ricordo di sé è un tentativo di essere consapevoli di se stessi."
"Il ricordo di sé è una tecnica di risveglio."
"Noi studiamo porte. Il ricordo di sé è una porta."
"Il ricordo di sé è l'inizio e il centro del Sistema, oltre che la cosa più importante da comprendere."
"All'inizio, il ricordo di sé è uno sforzo che ha per oggetto le funzioni. Cominci a ricordare te stesso semplicemente organizzando i tuoi processi mentali in un certo modo."
"Il ricordo di sé è un momento di consapevolezza che arriva grazie a un tuo sforzo."
"Il ricordo di sé è un esperimento: un giorno potrebbe avere successo, un altro giorno no."
"Il ricordo di sé è una cosa che deve essere fondata sulla giusta funzione."
"Sarebbe molto bello se potessimo meditare, ma non possiamo farlo. Il ricordo di sé è la via per farlo."
"Il ricordo di sé è uno stadio necessario nello sviluppo dell'uomo, non un esercizio imposto arbitrariamente" (da La Quarta Via).
"Il ricordo di sé è una funzione addizionale. In realtà è uno stato, ma comincia come una funzione. Solo che è addizionale."
"Il ricordo di sé è uno stato. Non puoi capirlo prima di arrivarci."
"Il ricordo di sé è solo un tentativo, un primo passo verso la consapevolezza. Alla fine, però, conduce a essa."
"Il ricordo di sé è l'unico vero shock."
"Il ricordo di sé è così difficile che non presenta rischi."
"Il ricordo di sé è una cosa, l'identificazione un'altra. O l'uno o l'altra: sono opposti. In quanto tale, il ricordo di sé è lotta contro l'identificazione."
"Il ricordo di sé è l'unica via giusta."
"Il ricordo di sé è l'unico modo per sviluppare la memoria" (da Meetings 1930-1947).
Madame Ouspensky
"Il ricordo di sé è uscire dal mondo piccolo per accedere a quello grande" (dagli appunti di Robert S. deRopp)
Jeanne de Salzmann
"Ricordarsi di sé significa morire a se stessi, alla menzogna della propria immaginazione."
"La mia attenzione è impegnata in due direzioni e io sono il centro: questo è il ricordo di sé."
"La pratica della presenza è ricordo di sé."
"Il ricordo di sé è lo shock emotivo che si verifica quando tutte le energie al nostro interno entrano in contatto."
(da La realtà dell'essere)
"La mia attenzione è impegnata in due direzioni e io sono il centro: questo è il ricordo di sé."
"La pratica della presenza è ricordo di sé."
"Il ricordo di sé è lo shock emotivo che si verifica quando tutte le energie al nostro interno entrano in contatto."
(da La realtà dell'essere)
E Gurdjieff? Ovviamente ha parlato molto di ricordo di sé, soprattutto negli incontri e le conferenze, ma sembra che non abbia mai detto: "Il ricordo di sé è...".
“Lo sol sen va”, soggiunse, “e vien la sera;
non v’arrestate, ma studiate il passo,
mentre che l'occidente non si annera”.
Io VOGLIO (sforzarsi di ricordare se stessi)) io POSSO (consapevolezza poterlo fare) io SONO (essere presenti a se stessi)
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