martedì 3 febbraio 2015

Guida alle chiese di Roma I: gli uomini del presente


È facile che le moderne guide alle chiese di Roma sembrino aride, perché parlano solo delle pietre e non anche degli uomini. 

Non è un dettaglio, a esempio, che la piccola chiesa della Natività di Gesù a Piazza Pasquino  sia officiata dai cattolici congolesi: anzi, è probabilmente la sua caratteristica più interessante. La messa congolese, che prevede l’uso di danze e tamburi, è uno spettacolo di controllata ebbrezza: sono molti gli occidentali che vi partecipano dagli ultimi banchi, talvolta unendosi alle danze. Ne parlò, tempo fa, anche il poeta Marco Lodoli dalla sua rubrica su Repubblica.

Girando poi l'angolo, in San Tommaso a Parione abbiamo la chiesa degli etiopi cattolici. Anche qui, tamburi e bizzarro contrasto tra architetture barocche e riti africani (l’atmosfera è comunque più sobria che a Piazza Pasquino).


Spiazzanti sono gli interni della barocca chiesa di San Bernardino da Siena a Monti, sede di culto per i cinesi cattolici di Roma, ma il meglio arriva pochi passi più in là, nella chiesa dei Ss. Anna e Gioacchino, dove troviamo gli etiopi di rito tewahedo con i loro simboli e riti assai distanti da noi. Forse è proprio in questa chiesa barocca che l’effetto di straniamento raggiunge il culmine.

Venendo in Occidente, limitiamoci a segnalare due realtà ugualmente distanti da noi, anche se solo dal punto di vista temporale.  

La chiesina di San Benedetto in Piscinula offre atmosfere di grande raccoglimento gelosamente custodite dagli Araldi del Vangelo. Il tuffo all'indietro nel tempo è dato dalla veste, identica a quella dei crociati (una tunica bianca con grande croce rossa in petto) e i riti: all'ingresso viene spiegato come sia gravemente offensivo non inginocchiarsi, anche sul nudo suolo, durante l'esposizione dell'eucaristia.

Alla SS. Trinità dei Pellegrini, dietro Campo dei Fiori e i suoi allegri locali, vediamo invece messe in latino, nubi spesse di incenso, donne con il velo e tutti quei paramenti che il Concilio Vaticano II aveva abolito. Questa infatti è la chiesa romana che osserva il rito preconciliare.

Tutte queste realtà presenti (anche se "passate" o lontane) non sono menzionate in alcuna delle innumerevoli guide di Roma. Si scoprono solo con l'esplorazione personale, e ciò le rende più belle. 

Trovo lettere inviate da Dio per le strade,
ognuna firmata col nome d'Iddio,
e le lascio dove si trovano, perché so che, ovunque mi rechi,
altre puntuali verranno, ancora e ancora.
Walt Whitman

Più non si va, se pria non morde,
anime sante, il foco: intrate in esso
ed al cantar di là non siate sorde


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