lunedì 16 febbraio 2015

I lunedì della poesia: due sonetti dell'angelo


I
Un angelo si è inginocchiato
Davanti a te per darti questo attrito
Un angelo che è stato definito
"Il servitore più grande mai nato"

È facile pensare a un angelo
Quando si realizzano i desideri
Finalmente sei senza pensieri
Alzi un dito e tocchi il cielo

Che anche il dolore sia un dono amorevole
Ciò che occorre alla tua evoluzione 
Affinché tu sia più consapevole 

È dura, incomoda realizzazione
Non hai più un nascondiglio confortevole
Solo cosciente, chiara accettazione


II
Quando l’angelo parla, il tuo ascolto
aumenta la ricchezza del mondo
grazie a un'arte antica e senza fondo
Unirsi ai suoni, esserne disciolto

Poesia è semplicemente
dove stanno le mani in quel momento
Un angelo, appena il frammento
di mondo cui un uomo è presente

Tutti siamo ciò che avanza dall’ora
felice e bianca che l’angelo colma
con voce che azzurra affiora

"Dì che sei mio alla terra ricolma
Chiariscilo col tuo Essere qui e ora"
Bisbiglia lui, e s’alza il cuore, si colma


Più non si va, se pria non morde,
anime sante, il foco: intrate in esso,
ed al cantar di là non siate sorde.

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