lunedì 9 marzo 2015

I lunedì della poesia - Tu cammini


Tu cammini ovvero recuperi
il tempo perso della tua vita
Raggiungi l’orto fuori le mura
e ti riappropri d’un giorno, più in là
il mare vale un mese e il bosco
rorido di pioggia, un anno intero

Passi attenti come lenta cura:
“Ecco che contemplando metto in riga
il passato, l’informe prende forma”
Gli anni trascorsi, privi di sostanza
camminando acquistano spessore
Toccano il presente e lo sciolgono

Niente è scontato, neanche attraversare
un campo, ogni stelo uno sfavillio
L’osservi e non riesci più a camminare
- Uno sguardo ci vuole, morbido
che assottigli il peso del viaggio
Di tutto assorba solo l’energia

Mari e fiumi, pioggia e sole
Occhi così passivi che le immagini
restano a galla, non vanno a fondo
“C'è una legge dietro ogni distrazione”
Pensi di ciò che ammicca ai lati
Tumultuoso chiama l'attenzione

Di tappa in tappa si fa più pieno
il presente, il passato è dissolto
Viene assorbito, adesso è
un gabbiano che ti taglia la strada
Scia di beatitudine, nessuna
distrazione: tu vedi, non guardi

O voi che avete l'intelletti sani,
mirate la dottrina che s'asconde
sotto 'l velame de li versi strani

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