Lo sforzo giusto è gioia.
In alcuni ambienti spirituali si ha un'idea molto negativa di esso, come del controllo. Sono invece due cose bellissime. Permettono di sentire e accrescere l'energia. Le impediscono di diventare identificata, come sarebbe naturale. Senza sforzo né controllo, non possiamo fare l'esperienza dell'energia pura.
In alcuni ambienti spirituali si ha un'idea molto negativa di esso, come del controllo. Sono invece due cose bellissime. Permettono di sentire e accrescere l'energia. Le impediscono di diventare identificata, come sarebbe naturale. Senza sforzo né controllo, non possiamo fare l'esperienza dell'energia pura.
Nella vita, lo scopo è ottenere
il massimo risultato con il minimo sforzo. Nel Lavoro, può essere più utile
ottenere il minimo risultato con il massimo sforzo. La via del Lavoro è
all’indietro e a testa in giù rispetto alla vita.
Un esempio è fare sforzi non
necessari per la vita. Nel libro “I
racconti di Bogoljub” di Marko Rupnik (ogni tanto si viene ancora sorpresi
da opere e autori di cui nessuno ti ha parlato), si legge di un monaco che improvvisamente
capisce di dover fare qualcosa di eccezionale per scuotersi da pensieri
ossessivi: nel suo caso, il supersforzo consiste in una passeggiata in
montagna, ore e ore sotto la neve, pregando incessantemente sul modello di San
Paolo (un supersforzo simile è stato descritto da
Gurdjieff nei Frammenti). Quando uno è in un momento difficile, può uscirne dandosi esercizi difficili per sviluppare la propria forza. Un esercizio classico è non parlare di un eventuale attrito che si sta vivendo.
Le circostanze del momento
presente non sono solo le migliori possibili per il nostro Lavoro: sono proprio
ciò di cui abbiamo bisogno. “Se non stai
lavorando con la difficoltà del momento presente, non stai lavorando nel modo
giusto”, diceva Ouspensky. Le persone che abbiamo accanto sono esattamente
ciò di cui abbiamo bisogno per evolvere: rappresentano un dono delle Forze
Superiori.
Come ha scritto un insegnante di
yoga, Gianni Da Re Lombardi: “Il piacere
di mangiare un gelato è momentaneo; quello di non mangiarlo dura tutta la vita”.
Lume non è, se non vien dal sereno
che non si turba mai
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