Nella strada della grande città, ognuno passeggia dal lato
soleggiato. È giorno di festa e tanti hanno scelto questo centro storico per
una vacanza.
In mezzo alla folla, tu vedi ogni passante come un “io”
dentro di te. Alcuni sono velocissimi e ti lanciano uno sguardo sospettoso; c’è
chi si affaccia e subito torna indietro; tanti si muovono in famiglia o a
gruppi. Non sai chi sono, da dove vengono e dove vanno. Entrano nel tuo campo
visivo per qualche secondo e sembrano il mondo intero, ma sono di passaggio.
Guardandoli, ognuno è fatto in un certo modo, ha una sua struttura e proietta quasi
un colore. Similmente, i tuoi io hanno una certa personalità e, come i
passanti, li distingue l'area di provenienza.
Ogni cosa è il tuo mondo interiore. Non conoscerai mai questi
uomini, anche se ti sembra di sapere chi sono. Né a loro interessa conoscerti:
sono estranei che passano in te.
Vedendo le persone in questo modo, esse si animano; fatto
ancora più importante, tu ti animi.
Per tutto il tempo, il cielo è rimasto azzurro, il sole non ha smesso di
scintillare. Lo sfondo non è stato alterato dal nostro passaggio. Cosa
meravigliosa, ha nutrito tutti: chi osservava e ciò che veniva osservato.
Lume non è, se non vien dal sereno
che non si turba mai
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