venerdì 1 maggio 2015

Niwemang - Appunti sul film


- Il protagonista (Mamo) si prepara al viaggio mettendosi dentro una tomba. Al concerto finale riesce ad arrivare solo morto, dentro una bara.
- Colei che determina la sua morte scende dall’alto (cade letteralmente dal cielo), resuscita i morti col canto, finirà col trasportare il cadavere di Mamo sul palco dentro una bara. È l’angelo che rende possibile lo scopo segreto del viaggio.
- L’ultima musica di Mamo è la sua morte. Di tutti i musicisti, alla fine in vita ne restano solo tre, più l’autista: suoneranno uno spartito estratto direttamente dal petto di Mamo morto.
- Mentre i vivi sono tesi e angosciati in un mondo interamente bianco, l’anima di Mamo, al contrario, sorride nel buio. Una delle ultime immagini che aveva visto era stato il cavallo malato correre inaspettatamente felice lungo il crinale.
- Il gallo combattente legato al cruscotto del bus ha fatto tutto il viaggio sino al confine iracheno, poi muore nelle stesse ore di Mamo: era l’anima prigioniera in un mondo dove occorre lottare e tirare fuori gli artigli?

Per concludere: Mamo è morto e non è morto, perché chi ha provocato il suo trapasso (Niwemang, che dà nome al film) è anche colei che resuscita i morti grazie alla musica.


Così la neve al sol si disigilla;
così al vento nelle foglie levi
si perdea la sentenza di Sibilla.

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