mercoledì 13 maggio 2015

Dopo Rajneeshpuram


Sulla scia del post di ieri, mi sono tornati alla memoria alcuni aneddoti curiosi (e poco noti) sul campus di Young Life che ha preso il posto della comune di Rajneeshpuram, in Oregon. Si sa che quando Osho venne arrestato e lasciò l'America (tra poco ricorre il trentennale), la sua città solare divenne un campus per la gioventù cristiana, mediante appunto l'associazione Young Life.

Come le foto di Osho di ieri, questi aneddoti sono utilizzabili in due modi opposti. Il primo aneddoto è che quando il palco di Osho fu demolito, sarebbe stato trovato un nido di serpenti sotto di esso. Per i cristiani, il serpente è simbolo del male e quel rinvenimento ha confermato la loro equiparazione Osho = demonio; per gli antichi e gli orientali, il serpente è invece simbolo della sapienza e dell'energia sessuale, quindi la sua presenza sotto la sedia di Osho sarebbe un segno fausto.

Il secondo aneddoto è che non appena la proprietà divenne cristiana, un fulmine avrebbe incenerito la casa in cui Osho era vissuto. Anche in questo caso, gli uni hanno visto in ciò una punizione divina, gli altri (un'ex residente di Rajneeshpuram da me interpellata) il fatto che "l'energia di Osho ha deciso di abbandonare quelle terre".

Sia come sia, questi sembrano simbolismi win-win che accontentano tutti. Apparentemente, ognuno si sente confermato sul proprio percorso dagli stessi segni (comunque, membri volenterosi di Young Life potrebbero anche avere dato fuoco alla casa e inventato tutto il resto quale "mito di fondazione").

Aggiungo un terzo, strano aneddoto che mi sembra nessuno abbia notato, nonostante i fiumi di inchiostro versati su Rajneeshpuram. La grande sala di meditazione della comune prendeva nome da Osho e si chiamava Rajneesh Mandir; ora è una sorta di immensa palestra ribattezzata Washington Family Hall, dal nome della famiglia che l'acquistò e donò a Young Life. Il fatto curioso è che quando Osho fu arrestato illegalmente, il falso nome sotto cui venne registrato in carcere era "David Washington". Per uno scherzo del destino, sembra che il Rajneesh Mandir si sia adattato.

Così la neve al sol di dissigilla;
così al vento nelle foglie levi
si perdea la sentenza di Sibilla.

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