domenica 18 ottobre 2015

Il miracoloso


Tutto questo Sistema non avrebbe senso se non ci fosse la ricerca del miracoloso. Ouspensky

Il miracoloso in Quarta Via esiste, non è solo l'oggetto delle ricerche di Ouspensky.

Molti si sono chiesti come facesse Gurdjieff a vivere nell'abbondanza mentre Parigi era occupata dai tedeschi, tra l'altro aiutando decine di persone. Pochi sanno di Anci Dupré, la moglie di uno dei più noti e facoltosi albergatori parigini dell'epoca. Agli inizi del 1939, le era stato diagnosticato un tumore incurabile al fegato. Recatasi dal "mago" Gurdjieff, questi le tenne la mano destra sopra il tumore e il giorno dopo "il dolore e i segni del tumore erano spariti" (P.B. Taylor, G.I. Gurdjieff, A New Life). Da allora, i Dipré (che nei loro hotel avrebbero ospitato gli ufficiali tedeschi) diventarono i principali benefattori di Gurdjieff durante l'occupazione.

Ouspensky ci racconta in Frammenti la famosa settimana finlandese dei miracoli, in cui osservò fenomeni telepatici tra lui e Gurdjieff. Kathryn Hulme descrive come quest'ultimo sapesse, senza averlo udito da nessuno, che la sua amica Marie-Louise Habets era una "Piccola Suora di Carità". In questo sito si trova un elenco dei poteri "soprannaturali" di Mr. Gurdjieff, l'ultimo dei quali sarebbe il fatto che "una dozzina di suoi discepoli ottenne poteri occulti dopo anni di lavoro con il suo metodo".

Il miracoloso in Quarta Via può anche assumere la forma di quelle che il primo insegnante di Maurice Nicoll, C.G. Jung, chiamava "sincronicità". Nel linguaggio del Sistema, vengono piuttosto definiti shock: interventi esterni che ci permettono di proseguire nell'ottava del ricordo di sé, del Lavoro o del Risveglio, superando un intervallo. Per esempio, è uno shock il fatto che la via del cimitero di Gurdjieff si chiami Rue du Souvenir, Via del Ricordo.



Il "ricordo" riporta subito alla mente il "ricordo di sé". Il fatto che l'ultimo "domicilio" di Gurdjieff sia proprio in tale via sembra significativo. Vedendo tale shock, ci ricordiamo di ricordare (esso non vale per i francesi: loro chiamano il ricordo di sé rappel de soi, richiamo di sé, dunque il ricordo cui pensava il funzionario del comune di Avon era semplicemente quello dei cari estinti).

È una sincronicità dal sapore miracoloso quella che vide protagonista il soldato Fritz Peters nel 1944, in Inghilterra. Quando uscì dalla sua tenda per andare in bagno, un bomba cadde su quest'ultima massacrandone tutti i dieci occupanti. "A rendere la situazione ancora più soprannaturale, la mia macchina da scrivere atterrò a pochi passi da me, in perfetto stato", è l'unico dettaglio che aggiunge Peters. La sua presentazione dell'episodio "soprannaturale" porta a pensare che Fritz sia sopravvissuto affinché continuasse a scrivere. In particolare, affinché offrisse all'umanità i suoi due libri di memorie su Gurdjieff, gli unici che vengono ancora letti e per cui il suo nome è ancora ricordato

L'aiuto è dato a coloro che aiutano se stessi nella giusta direzione. G.I. Gurdjieff

“Lo sol sen va”, soggiunse, “e vien la sera;
non v’arrestate, ma studiate il passo,
mentre che l'occidente non si annera”. 

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