Comprendete bene questo: nei centri superiori il riso non
può esistere, perché nei centri superiori non vi è divisione, non vi è “sì” e “no”.
Gurdjieff
Che Osho avesse una Presenza speciale, è possibile sentirlo non solo dai suoi
libri, ma anche dai suoi video e dalle sue foto. Accostare a una sua immagine una
frase triviale genera quel cortocircuito tra “sì” e “no” di cui parla Gurdjieff e che scatena la risata. Ecco perché i fotomontaggi che circolano da qualche
mese hanno successo: si percepisce - magari inconsciamente - che tra l’energia dell’immagine e quella delle parole c'è troppa contraddizione.
Non si sono tramandate risate a crepapelle di Gesù Cristo, del Buddha, di Gurdjieff o di Krishnamurti, per fare degli esempi. La
citazione iniziale di Gurdjieff forse spiega perché. Leggiamola tutta: “Vi sono
diversi modi di non ridere. Taluni non ridono mai perché sono completamente
sommersi dalle loro emozioni negative … Altri non ridono perché non possono
avere emozioni negative. Comprendete bene questo: nei centri superiori il riso
non può esistere, perché nei centri superiori non vi è divisione, non vi è ‘sì’
e ‘no’”.
Chi ride sarebbe pertanto un comune mortale ancora
scisso tra il “sì” e il “no”. Ma perché un “no” grossolano faccia ridere, è
necessario affiancarlo a un “sì” sottile: ed ecco la trivialità accostata alla spiritualità. Nel caso in questione, sembra che basti un'immagine di Osho perché chiunque percepisca il lato spirituale.
Ma se Osho non avrebbe riso, forse avrebbe apprezzato. Pare che egli considerasse utile qualsiasi pubblicità,
positiva o negativa, e che fosse il primo a ritenere che qualcosa potesse
arrivare anche solo attraverso una sua foto. Insisteva, a esempio, che quest'ultima venisse messa sulla copertina dei suoi libri. L’idea non è nuova: per
restare alla città indiana di Pune, dove Osho visse e morì, il santo Meher Baba sosteneva che bastasse vedere la sua immagine filmata perché la liberazione dalla "catena
della schiavitù" diventasse più facile.
Sempre Gurdjieff ha detto che tutto il nostro Lavoro
consiste nello scegliere gli influssi a cui sottoporci (e nel sottoporci
effettivamente a essi). L’autore dei fotomontaggi di Osho ha detto in un'intervista che lui e altri si sono avvicinati al “vero” Osho dopo averlo scoperto
tramite questa parodia. Attenti, dunque: vedere tutti i giorni Osho non è senza conseguenze.
Così la neve al sol si dissigilla;
così al vento nelle foglie levi
si perdea la sentenza di Sibilla.
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