A Pomposa la nebbia è dentro i muri
Se ci arrivi con il cielo azzurro
ti pare d’essere dentro un errore
Cammini in uno sbaglio, una parentesi
Da un varco simile vennero a noi
Una sera immagini e suoni
precisi, temperati d’ogni lato
Come evasi da una prigione
Un’abbazia al tramonto bella
tanto da rischiare di farsi bugia
– La guardi e dimentichi te stesso
Eppure colma di ciò che risveglia:
la luce, il canto, la comunità
Tutto era più che altrove, più
attimo, più minuto, più secondo
E noi un respiro, un respiro solo:
mai così vicini.
ti pare d’essere dentro un errore
Cammini in uno sbaglio, una parentesi
Da un varco simile vennero a noi
Una sera immagini e suoni
precisi, temperati d’ogni lato
Come evasi da una prigione
Un’abbazia al tramonto bella
tanto da rischiare di farsi bugia
– La guardi e dimentichi te stesso
Eppure colma di ciò che risveglia:
la luce, il canto, la comunità
Tutto era più che altrove, più
attimo, più minuto, più secondo
E noi un respiro, un respiro solo:
mai così vicini.
Così la neve al sol si dissigilla;
così al vento nelle foglie levi
si perdea la sentenza di Sibilla.
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