L’unione di due divinità rende
questo bassorilievo unico. Per tutto il Rinascimento è stato il prototipo
delle raffigurazioni di Phanes. L’opera sembra appartenere a un tempo e una
mentalità così remoti che potrebbe anche non essere mai più ben compresa. In
questo blog ci limitiamo a osservarla con la Quarta Via.
Partiamo da un presupposto: una divinità rappresenta la proiezione di caratteristiche (anche potenziali) dell'uomo: pertanto, l'Aion-Phanes verrà qui considerato come un certo tipo di "uomo".
Partiamo da un presupposto: una divinità rappresenta la proiezione di caratteristiche (anche potenziali) dell'uomo: pertanto, l'Aion-Phanes verrà qui considerato come un certo tipo di "uomo".
Quest'ultimo sta in piedi tra i
dodici segni zodiacali, ovvero i vari tipi di influssi celesti che possono
agire su di lui. Agli angoli destri vi sono volti giovanili, specchiati da volti più maturi a sinistra. Sarebbero personificazioni dei venti, come
suggeriscono la posizione e le ali tra i capelli. Soffiando verso il centro, manifestano
l’idea degli influssi che raggiungono l’uomo; allo stesso tempo, dividono il bassorilievo in una parte anziana e una giovane: tutto ciò che vi è in mezzo potrebbe
essere la vita, tra i due poli gioventù/vecchiaia. Al di sotto, un’epigrafe può essere il nome dell’offerente, ma anche no: Felix Pater, il Lieto Padre.
L’uomo è prigioniero del serpente, che gli impedisce ogni movimento: nel cerchio-prigione degli influssi (le leggi) celesti, l'essere umano è una macchina che funziona automaticamente.
Zoccoli e ali indicano che egli è allo stesso tempo animale e celeste. Il fuoco da cui sorge, rovesciato, gli illumina la testa: l'energia della vita lo sostiene allo stesso tempo nutrendo (ribaltata) i suoi centri superiori. La luna è alle spalle, come qualcosa di domato.
Zoccoli e ali indicano che egli è allo stesso tempo animale e celeste. Il fuoco da cui sorge, rovesciato, gli illumina la testa: l'energia della vita lo sostiene allo stesso tempo nutrendo (ribaltata) i suoi centri superiori. La luna è alle spalle, come qualcosa di domato.
Tramite la Quarta Via, vediamo questa figura come un uomo incarcerato, ma allo stesso tempo capace di attingere l’eternità (Aion). La torcia che regge è l'unica parte che si spinge oltre il cerchio dello Zodiaco, fuori dal tempo. A questo punto, l'Aion-Phanes di Modena sembra
l’esemplificazione di una famosa espressione di Quarta Via: Diventare immortali nei limiti del sistema
solare.
Le origini della Quarta Via sono misteriose: forse con questo bassorilievo siamo nei paraggi di una delle sue fonti.
Le origini della Quarta Via sono misteriose: forse con questo bassorilievo siamo nei paraggi di una delle sue fonti.
Così la neve al sol si dissigilla;
così al vento nelle foglie levi
si perdea la sentenza di Sibilla.
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