I giornali andrebbero letti con lo scopo di individuarne le tecniche manipolatorie e quindi sfuggirvi. Come ha detto A.R. Orage (Incontri con Gurdjieff), anche la mente ha uno stomaco e "niente è così degenerante per essa come lasciare che vi scorra un flusso di immagini senza fare alcuno sforzo per digerirle".
È importante essere attivi con i contenuti di un giornale, senza lasciare che essi cadano nelle parti meccaniche dei centri. Aiuta ricostruire il processo creativo di ogni pagina, vedere le soluzioni tecniche, risalire ai problemi di partenza. Si guardi il giornale con il distacco con cui si leggerebbe una rivista di cento anni prima. Accorgersi dei ritocchi fotografici, le frasi a effetto, l'uso dei colori. Nella lettura dei giornali, non sembra esserci scopo più importante, per uno studente di Quarta Via, che riconoscere un tentativo di ipnosi in atto ai nostri danni. Usare le parti intellettuali dei centri è un modo per "digerire" le impressioni, come esortava Orage, e quindi "mangiarle" anziché esserne "mangiati".
Oggi, leggere vuol dire anche stare su Internet. La peculiarità dello strumento può richiedere contromisure particolari, a esempio: avere sempre chiaro lo scopo per cui si sta in Internet; aprire Internet solo a orari prestabiliti; dedicare solo un certo momento della giornata a rispondere alle email; darsi limiti di tempo alla navigazione in Rete. Sono esortazioni pratiche che si ritrovano, non a caso, nei libri motivazionali che "insegnano a diventare ricchi". Se il Sistema è stato usato più di una volta come base per una Business School (Leon MacLaren, fratelli D'Anna), non sorprende che vi siano analogie tra i propri esercizi e i libri degli "scienziati" della ricchezza. Lo scopo del Lavoro, però, non è tanto avere una macchina più efficiente, quanto andare oltre di essa. Altri esercizi davanti al computer non hanno a che vedere tanto con l'uso efficace del proprio tempo, quanto con la pratica della presenza: alzarsi e passeggiare ogni mezz'ora (così come si interrompe la lettura del libro e lo si chiude, ogni tanto), non tenere la mano sul mouse se non lo si usa, circondarsi di belle impressioni (un vaso di fiori sulla scrivania). Se dobbiamo ricordare noi stessi "sempre e dovunque", "tutto e ogni cosa" può fungere da carburante del nostro sforzo.
“Lo sol sen va”, soggiunse, “e vien la sera;
non v’arrestate, ma studiate il passo,
mentre che l'occidente non si annera”.
Nessun commento:
Posta un commento