Il mare che pensa di Gert de Graaff (2000) è un film basato sul concetto “Le cose non sono come
sembrano”. Continuamente le immagini rilanciano questa idea. La trama stessa
del film la suggerisce: assistiamo in diretta alla stesura della sceneggiatura
del film, ma nelle ultime scene tutto viene cancellato. Eppure, abbiamo appena
finito di assistere al film. Anzi no: sull’ultima scena cammina il gatto. Non
era una scena, ma qualcos’altro (un’illusione di Escher?).
Come il mare che si crede un albero, continuamente noi
pensiamo di essere altro. Visivamente e concettualmente, il film mira a
trasmettere questo messaggio.
È un film che va visto più volte. Avendolo visto solo una
volta, non si coglie il nesso tra le prime scene, ambientate a Granada negli
anni Settanta, e il resto del film.
Poi pinse l'uscio a la porta sacrata,
dicendo: “Intrate, ma facciovi accorti
che di fuor torna chi 'ndietro si guata”.
Attualissimo e raro. Sono alla ricerca di opere simili. Scrivetemi a Lambdabeat
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