È stato detto che Osho fu un maestro gurdjieffiano, persino un insegnante di Quarta Via sui generis. I motivi di ciò sono probabilmente il fatto che parlava spesso di Gurdjieff, esortava i suoi discepoli a praticare il ricordo di sé, li sottoponeva ad attrito e supersforzi, ricorreva all'esercizio dello stop e accettò che venissero praticate le danze di Gurdjieff nel suo ashram.
Per celia, elenco ora alcuni casi in cui Gurdjieff sembra un maestro... oshesco.
Intervistato al primo sbarco in America, nel 1924, Gurdjieff dà la sua opinione su alcuni personaggi famosi dell'epoca: "Il Presidente Woodrow Wilson è un esempio di intellettuale astratto. Gli insegnerei a esprimersi attraverso il tam-tam". L'uomo politico William Jennings Bryan, proibizionista dell'alcool e anti-darwiniano, "dovrebbe assaporare vini profumati e darsi totalmente all'intossicazione del vino e della danza". L'intellettuale femminista Carrie Chapman Catt "alla mia scuola andrebbe sempre in giro avvolta in sete rosse, sensuali e provocanti," in modo che "la consapevolezza interiore di questa donna possa risvegliarsi, trasformandola in una femmina emotiva e istintiva, oltre che intellettuale" (P.B. Taylor, Real Worlds of G.I. Gurdjieff).
Nel 1925, intervistato da Margery Pickard, Orage affermò: "Gurdjieff fa danzare i suoi studenti in modo libero e abbandonato, come detta la loro anima: in tal modo, le parti sopite della loro personalità si scuotono e si ridestano".
In un'intervista pubblicata sul "New York Herald Tribune" il 28 gennaio 1931, la giornalista Isabel Rose chiese a Gurdjieff: "Lei sostiene che il libro che sta scrivendo contiene ogni aspetto della vita americana: anche la politica?". Risposta di Gurdjieff: "Parlo di tutto, tranne che della politica. La politica non mi interessa".
Sono parole e atteggiamenti frequenti in Osho, rari o rarissimi in Gurdjieff. Tutti e tre questi esempi vengono dai giornali: forse i giornalisti alterarono in modo sensazionalistico l'intervista, oppure gli intervistati vollero attirare l'attenzione forzando un po' la mano (non conosco altri casi in cui si parla di danze libere e abbandonate - un classico di Osho - all'Istituto per lo Sviluppo Armonico dell'Uomo).
L'episodio più bizzarro che accomuna i due Maestri, e allo stesso tempo ne porta alla luce le differenze, è però un altro: l'arresto negli Stati Uniti d'America.
Vien dietro a me, e lascia dir le genti:
sta come torre ferma, che non crolla
già mai la cima per soffiar di venti.
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